Maria Maddalena

Maria Maddalena

by Walt Whitman

Ciò che sei non lo hai mai saputo,
sei stato come assopito durante tutta la vita,
le tue palpebre sono rimaste socchiuse tutto il tempo,
ciò che hai fatto già torna in guisa di sberleffi,
gli sberleffi non sono te,
sotto di loro e dentro di loro
ti scorgo in agguato.

by Walt Whitman

mercoledì 15 febbraio 2012

Pandora

Prima di Pandora non esistevano Donne sulla terra, la sua creazione venne ordinata da Zeus ad Efesto, per punire gli uomini tanto amati da Prometeo. 
Il re dell'Olimpo pretese dagli Dei che ognuno le facesse un dono: Atena le Arti femminili e l'abilità nel tessere ricche vesti, Afrodite la bellezza e la sensualità, Hermes l'astuzia e le maniere ingannevoli.

Il dio Vulcano plasmò Pandora dalla terra, somigliante ad una vergine casta, con il viso simile a quello delle Dee. Atena la vestì, le Cariti e Persuasione l'adornarono con monili d'oro, l'Ore le fecero una ghirlanda con i fiori primaverili, Hermes le fabbricò un animo infido, le infuse la parola e la chiamò "Pandora" ( dal greco PAN= tutto; DORON= dono), proprio perché tutti gli abitanti dell'Olimpo le diedero dei doni, che sarebbero stati sciagura per gli uomini mortali.
  

lunedì 13 febbraio 2012

Prometeo

Prometeo era un titano, il quale prevedendo la sconfitta dei suoi fratelli, si schierò dalla parte di Zeus durante la battaglia contro suo padre Crono. 
Convinse anche suo fratello Epimeteo a fare altrettanto per salvarsi la vita. Prometeo entrò così nelle grazie di Zeus ed ebbe l'onore di assistere alla nascita di Atena, figlia prediletta del Re dell'Olimpo, concepita dal padre ed estratta dalla sua testa già adulta ed armata. 
Atena insegnò a Prometeo tutti quei Saperi che solo gli Dei custodivano, come Architettura, Medicina, Astronomia, Matematica, ecc.. Il titano, innamorato degli umani, svelò loro quello che aveva appreso da Atena, avvicinando gli uomini agli Dei. 
Inoltre, Atena consegnò a lui e al fratello un certo numero di buone qualità da distribuire fra gli esseri viventi, ma Epimeteo le diede solo agli animali.
Prometeo per rimediare al "danno", rubò ad Atena uno scrigno dove erano contenute INTELLIGENZA e MEMORIA, e le donò agli uomini.
Zeus, va senza dirlo, non ne fu affatto felice, in quanto riteneva gli uomini troppo pericolosi se in possesso di tali qualità e sapere.
Durante un sacrificio, uomini e Dei decisero di dividersi il toro e vollero Prometeo come giudice per decidere quali pezzi spettavano agli uni e agli altri. Il titano uccise l'animale e lo divise in due parti: nascose le carni migliori sotto la pelle del ventre del toro e mise le ossa in un lucido strato di grasso. Zeus fu invitato a scegliere la sua parte e il restante sarebbe andato agli esseri umani, prese il grasso, ma si accorse dell'inganno. Furente, il Dio scagliò una maledizione sull'umanità: nei sacrifici avrebbero sempre mangiato la carne e donato gli scarti agli Dei, ma proprio per questo i carnivori sarebbero diventati mortali.
Non contento volle dare a Prometeo una lezione, colpendolo sull'affetto che provava per quegli esseri, così gli tolse il fuoco e lo nascose. 
Prometeo pregò Atena di farlo entrare di notte nell'Olimpo e, quando glielo concesse, accese di nascosto una torcia dal carro di Elio e la portò agli uomini. 
Zeus non tollerò l'oltraggio e deciso a vendicarsi, chiamò Efesto affinché realizzasse una donna bellissima, alla quale le Dee donarono grazia e virtù, Ermes astuzia e curiosità. 
La ragazza, Pandora, fu proposta in sposa ad Epimeteo, il quale accettò l'offerta senza ricordare le raccomandazioni del fratello in merito ai doni degli Dei, che non devono essere accettati. 
Zeus diede alla ragazza uno scrigno, "raccomandandosi" di non aprirlo, chiaramente sapeva del dono di Ermes. Pandora non tardò molto a sbirciare dentro la scatola, da dove uscì un copioso fumo nero  denso e  dall'odore acre. La ragazza vide sul fondo del vaso orribili immagini e, prima che potesse richiudere, vi uscirono tutti i mali (vecchiaia, malattia, gelosia, morte, fatica, vizio, pazzia, passione, fame, ecc..) di cui l'umanità, fino a quel giorno, non era a conoscenza.
Dopo inutili tentativi, Pandora riuscì a serrare il vaso troppo tardi e l'unica cosa che rimase bloccata all'interno fu la SPERANZA. Il mondo divenne un posto terribile almeno finché Pandora non liberò la Speranza, che col Suo conforto permise agli uomini di vivere nel mondo nonostante le ostilità.
Nel frattempo Prometeo era stato catturato da Cratos Forza) e Bia (Violenza), venne denudato ed Efesto lo incatenò ad una roccia nella zona più alta e battuta dalle intemperie del Caucaso, con una colonna conficcata nel corpo. Venne mandata un'aquila affinché tutti i giorni gli squarciasse il petto e si nutrisse del suo fegato, che durante la notte gli ricresceva. 
Prometeo venne liberato dopo tremila anni da Eracle, che con una freccia trafisse l'aquila e liberò il titano dalle catene.