Maria Maddalena

Maria Maddalena

by Walt Whitman

Ciò che sei non lo hai mai saputo,
sei stato come assopito durante tutta la vita,
le tue palpebre sono rimaste socchiuse tutto il tempo,
ciò che hai fatto già torna in guisa di sberleffi,
gli sberleffi non sono te,
sotto di loro e dentro di loro
ti scorgo in agguato.

by Walt Whitman

martedì 20 marzo 2012

Aria di Primavera

Oggi alle 17:30 arriva Madama Primavera, che riporterà la Luce ( http://ancient-lucrezia.blogspot.it/2011/11/equinozio-di-primavera.html.
Fatevi trovare Viandanti!!

Proprio in onore della Primavera, vi propongo un racconto che calza a pennello a questa festa.


CIBELE, vergine creatrice dell'universo e Madre degli dei, era venerata sulla Terra sotto forma di Pietra Nera.
Zeus spinto dalla sete di potere, cercò inutilmente di congiungersi con la Dea Madre per anteporsi a suo nonno Urano e a suo padre Crono. 

Una notte, Zeus sognò di giacere con la Dea e il suo seme arrivò sulla terra, dando così vita all'ermafrodita AGDISTISAgdistis era malvagio e violento, tanto da creare scompiglio tra gli dei, così Dioniso decise di vendicarsi attirandolo con dell'ottimo vino su un melograno. Quando Agdistis fu ubriaco, Dioniso gli legò i genitali ad un ramo e, una volta sceso a terra, scosse l'albero con molta forza, così che il ragazzo si svegliò bruscamente e cadde a terra, evirandosi.

Dai genitali di Agdistis nacque un mandorlo ( il primo albero a fiorire in primavera) .

Nana, ninfa del fiume Sangario ( che scorreva accanto al luogo dell'accaduto) , vide i frutti del mandorlo e affascinata si mise a raccoglierli, poggiandoli sul grembo, essi sparirono e così rimase incinta.
Il padre di Nana, il dio Sangarios ( uno dei figli di Oceano e Teti), ignaro di come fossero andati i fatti, ripudiò la figlia non più casta, la quale venne aiutata da Cibele a portare a termine la gravidanza. 

Nacque ATTIS, abbandonato subito dopo il parto, venne allattato da una capra e cresciuto sulle montagne dalla stessa Cibele. 

Il ragazzo possedeva una bellezza sovrumana e Cibele, innamorata di lui, gli fece promettere che non avrebbe amato nessun altra donna. 

Mida, il re di Pessinunte, volle che il bellissimo Attis sposasse sua figlia, affinché si civilizzasse.
Durante la cerimonia nuziale si presentò Cibele, la cui sola presenza gettò gli invitati nella pazzia. Attis, resosi conto del dolore causato alla Dea, per fare ammenda andò ad evirarsi all'ombra di un pino. Poco prima di morire donò i suoi genitali a Cibele e il sangue caduto in terra diede vita a delle viole.
Cibele disse a Zeus di non permettere che il corpo di Attis fosse corrotto dal tempo, inoltre i suoi capelli avrebbero dovuto continuare a crescere e il suo dito mignolo a muoversi.
La Dea seppellì i genitali del ragazzo, dai quali nacque un Pino: Attis divenne il dio della Vegetazione che sboccia a primavera, dopo la sospensione invernale.




Come al solito si trovano diverse versioni di questa storia, ma ho scelto questa perché mi sembrava più appropriata per oggi.
Come in tutte le leggende, l'unica cosa davvero importante è la SIMBOLOGIA, quindi in tutte le versioni in cui la leggerete, arriverete alle stesse conclusioni.


Buon Equinozio a tutti i Viandanti!